La Bellezza Inizia dalla Bocca per l’82,3% degli Italiani
Una ricerca di Philips Sonicare, in collaborazione con la dott.ssa Angelica Cesena, rivela che l’82,3% degli italiani considera il sorriso fondamentale per la bellezza e il benessere generale. Lo studio evidenzia anche una disparità nelle abitudini di igiene orale, con più attenzione ai denti rispetto a gengive e lingua. La ricerca mostra che la cura della bocca è percepita come essenziale non solo per l’estetica ma anche per una corretta alimentazione e salute complessiva. Leggi l’articolo completo
Pubblicità Sanitaria: la CCEPS e l’Uso del Marchio
La Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie (CCEPS) ha confermato la sospensione di un mese per il direttore sanitario di una clinica DentalPro, rilevando che la pubblicità deve riferirsi alla struttura sanitaria autorizzata e non al marchio. Questo caso, avviato dalla CAO di La Spezia, coinvolgeva una campagna pubblicitaria del centro odontoiatrico AB La Spezia Srl. La pubblicità usava il marchio DentalPro, appartenente a una società non autorizzata alla pratica sanitaria, rendendo il messaggio fuorviante. Inoltre, includeva riferimenti a dispositivi medici su misura e testimonianze di pazienti, considerati lesivi della trasparenza e della deontologia medica.
Utilizzo Improprio del Marchio
Il marchio DentalPro, utilizzato nella pubblicità di AB La Spezia Srl, appartiene a DP Group Spa, una società che fornisce solo servizi di supporto e non è autorizzata a praticare attività sanitaria. La CCEPS ha ritenuto che l’uso del marchio fosse fuorviante, inducendo i pazienti a credere che i servizi fossero forniti da DentalPro e non da AB La Spezia Srl. Questo viola l’articolo 55 del Codice di deontologia medica che richiede trasparenza e veridicità nelle informazioni fornite ai pazienti.
Pubblicità di Dispositivi Medici su Misura
La pubblicità faceva riferimento a un dispositivo medico su misura per la terapia implanto-protesica, considerato promozionale e non consentito dalla normativa sui dispositivi medici. La CCEPS ha ritenuto che questo riferimento fosse fuorviante e che andasse oltre la semplice informazione, mirando ad attrarre pazienti con messaggi rassicuranti.
Testimonianze dei Pazienti
La campagna includeva il racconto di un paziente che descriveva la sua esperienza positiva con la terapia. Tuttavia, la paziente in questione non era stata curata nel centro pubblicizzato, ma in un altro centro DentalPro. La CCEPS ha considerato questa testimonianza una violazione del segreto professionale e un uso promozionale ingannevole.
Esperienza Clinica e “Medici Esperti”
La pubblicità affermava che la clinica aveva “dentisti esperti” e un Comitato Scientifico Medico che supervisionava i trattamenti. La CCEPS ha ritenuto questo messaggio ingannevole, in quanto i titoli e le specializzazioni menzionati non erano riconosciuti per legge e quindi non oggettivabili.
Conclusione e Implicazioni Future
La decisione della CCEPS sottolinea l’importanza di garantire trasparenza e veridicità nella pubblicità sanitaria. La CAO di La Spezia e altre autorità continuano a monitorare e regolamentare le pratiche pubblicitarie per proteggere i pazienti e mantenere elevati standard professionali.
La Teledentistry: Un Aiuto Preliminare Essenziale
Uno studio dell’Università “Tor Vergata” di Roma ha dimostrato l’efficacia dell’approccio telematico preliminare (ATP) per ridurre l’ansia e aumentare la collaborazione nei piccoli pazienti odontoiatrici. Utilizzando Skype o WhatsApp, i dentisti hanno raccolto informazioni anamnestiche e costruito un rapporto positivo con i bambini prima della visita. I risultati hanno mostrato che l’ATP favorisce una migliore gestione dei pazienti, specialmente nei bambini, riducendo l’ansia e migliorando la collaborazione. La teledentistry, quindi, offre promettenti prospettive per un’odontoiatria più inclusiva e moderna.
Cambiamenti nella Formazione Odontoiatrica in Europa: Nuove Competenze entro il 2026
La nuova Direttiva UE 782 del 2024, pubblicata il 31 maggio 2024, modifica la Direttiva europea 36/2005, che equipara le qualifiche professionali per facilitare la mobilità dei professionisti all’interno della Comunità Europea. Entro il 4 marzo 2026, i 27 stati membri dovranno adeguare i requisiti minimi di formazione per farmacisti, infermieri e dentisti alle nuove competenze acquisite negli ultimi 20 anni.
Nuove Competenze per gli Odontoiatri
Uno studio ha rilevato che gli odontoiatri hanno acquisito nuove conoscenze in settori come impiantologia, gerodontologia, assistenza collaborativa interprofessionale, sanità pubblica odontoiatrica, gestione dello studio dentistico, genetica e genomica, immunologia, medicina rigenerativa e tecnologia digitale. Queste competenze non sono adeguatamente riflettute nei requisiti formativi attuali.
Adeguamenti Richiesti
Gli stati membri dovranno aggiornare la formazione di base dei dentisti, includendo materie biologiche, ambientali, igienistiche e medico-sociali, con maggiore enfasi sulla pratica e sulle conoscenze digitali. Bruxelles richiede che la formazione odontoiatrica conferisca competenze necessarie per la prevenzione, diagnosi e cura delle malattie dentali e dei relativi tessuti.
Contributo del Council of European Dentists
Il Council of European Dentists ha supportato la direttiva, sebbene abbia evidenziato la necessità di specificare meglio l’esperienza clinica richiesta. AIO (Associazione Italiana Odontoiatri) parteciperà attivamente all’implementazione della direttiva sia a Roma che a Bruxelles.
Testo delle Nuove Competenze
La nuova direttiva include modifiche all’articolo 44 della Direttiva CE 2005/36, specificando le scienze fondamentali per l’odontoiatria, la conoscenza della struttura e funzione dei denti e delle mascelle, le discipline cliniche rilevanti, l’esperienza clinica sotto controllo e la competenza in odontoiatria digitale.
STP e Maggioranza di Teste e Quote: La Sentenza della CCEPS
La Commissione Centrale Esercenti Professioni Sanitarie (CCEPS) ha confermato la decisione della Commissione Albo Odontoiatri (CAO) di Roma riguardo l’iscrizione all’Albo delle Società Tra Professionisti (STP). La STP in questione non rispettava il requisito della maggioranza di due terzi sia “per teste” che “per quote” dei soci professionisti, avendo solo un socio professionista su due.
Dettagli del Caso
La STP aveva richiesto l’iscrizione all’Albo delle STP, ma la CAO di Roma aveva respinto la richiesta poiché la maggioranza dei due terzi dei soci professionisti deve essere rispettata sia per numero di soci (teste) sia per partecipazione al capitale sociale (quote). La società rispettava il criterio solo per le quote, non per teste, avendo un socio professionista e un socio non professionista.
Ricorso e Sentenza
La STP ha presentato ricorso alla CCEPS, sostenendo che il requisito di maggioranza dovrebbe applicarsi separatamente per teste o per quote, in linea con la posizione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM). Tuttavia, la CCEPS ha dato ragione alla CAO di Roma, confermando che il requisito della maggioranza deve essere rispettato contemporaneamente per entrambe le dimensioni. La sentenza supporta l’interpretazione della FNOMCeO, affermando la necessità di preservare l’indipendenza della professione medica dai criteri di concorrenzialità, proteggendo i bisogni di salute dei pazienti.
Alla prossima!