Radioprotezione: AIO Sottolinea l’Importanza dell’Aggiornamento e della Registrazione degli Esami
L’Associazione Italiana Odontoiatri (AIO) richiama l’attenzione sulla necessità di aggiornarsi e registrare correttamente gli esami radiografici, come previsto dal Decreto Legislativo 101/2020. Sebbene la FNOMCeO confermi che gli odontoiatri collaboratori non sono obbligati a nominare un esperto di radioprotezione, AIO sottolinea due aspetti cruciali: la registrazione degli esami radiografici e la formazione obbligatoria.
Il decreto applicativo del 3 novembre 2023 chiarisce che non tutti gli esami radiografici devono essere registrati. Sono escluse le Rx endorali, mentre devono essere registrati e inviati i dati di ortopanoramiche, teleradiografie e CBCT, suddivisi per età, sesso ed esposizione alla dose. Questi dati devono essere inviati alla fine del quadriennio 2024-2027.
Il Segretario AIO, Danilo Savini, suggerisce di utilizzare la piattaforma nazionale Strims per registrare i dati sulle esposizioni, evidenziando l’importanza della chiarezza e coerenza delle norme. Savini esprime preoccupazione per la puntualità degli adempimenti pubblici, in contrasto con la prontezza dei dentisti nell’ottemperare agli obblighi per evitare sanzioni.
Inoltre, AIO ricorda che entro il 31 dicembre 2025, gli odontoiatri dovranno aver accumulato almeno il 15% dei crediti ECM necessari in temi legati alla radioprotezione.
Cambiamento Demografico in Italia: Sfide e Opportunità per il Settore Odontoiatrico
Alessandro Rosina, demografo dell’Università Cattolica, ha discusso al IX Workshop di economia in odontoiatria a Roma l’impatto del cambiamento demografico in Italia sulla sostenibilità del welfare e sulle professioni sanitarie. L’Italia, con una natalità tra le più basse d’Europa (1,3 figli per donna), affronta un invecchiamento della popolazione con un significativo calo dei giovani. Nell’odontoiatria, la fascia di dentisti tra i 35 e i 39 anni è in diminuzione, con un aumento dei professionisti over 60. Tuttavia, le donne dentiste mostrano una presenza stabile tra i giovani, contribuendo al riequilibrio di genere nella professione. Per affrontare questi cambiamenti, Rosina suggerisce di investire sui giovani, aumentare l’occupazione femminile, utilizzare nuove tecnologie, migliorare l’integrazione dei migranti e prolungare la vita lavorativa. Combinare queste strategie sarà essenziale per garantire un futuro sostenibile per il welfare e le professioni sanitarie in Italia.
Nota di ANDI Nazionale sull’Apprendistato Professionalizzante delle ASO
In una nota pubblicata il 27 maggio 2024, Lauro Ferrari, Segretario Sindacale di ANDI, chiarisce la posizione in merito all’accordo tra SIASO e FISAPI riguardante l’apprendistato professionalizzante per gli Assistenti di Studio Odontoiatrico (ASO).
L’accordo SIASO-FISAPI fa riferimento al DPCM ASO del 3 maggio 2022 e alla delibera della Regione Lombardia del 22 gennaio 2024, che introduce un percorso sperimentale triennale. Questo riduce il percorso formativo teorico da 300 a 100 ore attraverso la valorizzazione di crediti formativi. Tuttavia, attualmente, tale percorso non è attivabile a livello nazionale poiché la qualifica di ASO non è presente nel Repertorio Nazionale dei titoli di istruzione e formazione professionale (IeFP).
La delibera lombarda è valida solo in Lombardia, in quanto le altre regioni non hanno adottato provvedimenti simili. L’affermazione secondo cui l’accordo SIASO-FISAPI supera le norme regionali sull’apprendistato professionalizzante e vale su tutto il territorio nazionale non è corretta. Il percorso sperimentale lombardo è accessibile a tutti i contratti collettivi di lavoro vigenti, incluso quello di Confprofessioni, la piattaforma contrattuale maggiormente rappresentativa per i lavoratori degli studi professionali.
Nessun accordo sindacale può estendere l’efficacia di un provvedimento regionale a livello nazionale. Il calo delle vocazioni verso la figura dell’ASO, nonostante l’alta richiesta occupazionale, richiede soluzioni compatibili e sostenibili, considerando i costi di formazione e le modalità per conseguire la qualifica.
La nota di ANDI mira a chiarire il quadro normativo per aiutare i professionisti datori di lavoro a evitare scelte non coerenti con la normativa vigente.
Michel Cohen (DentalPro): Il Futuro dell’Odontoiatria tra Innovazione e Gruppi Professionali
Michel Cohen, fondatore e CEO di DentalPro, descrive la trasformazione dell’odontoiatria in Italia, evidenziando il ruolo crescente dei gruppi odontoiatrici. Questi gruppi, come DentalPro, con oltre 270 centri e 2.000 dipendenti, integrano tecnologie avanzate e approcci innovativi, offrendo opportunità di sviluppo professionale e migliorando l’accesso alle cure.
Gli studi tradizionali rappresentano ancora il 90% del mercato, ma i nuovi gruppi sono in crescita, grazie all’adozione dell’odontoiatria digitale che velocizza i trattamenti e migliora il comfort dei pazienti. L’aumento della prevenzione rende i servizi odontoiatrici più comuni e accessibili. I pazienti oggi cercano un’esperienza di benessere, con ambienti moderni e orari flessibili, desiderando essere informati e coinvolti nelle decisioni terapeutiche.
Per trasformare la visita odontoiatrica in un’esperienza di benessere, DentalPro investe nella formazione continua attraverso la DentalPro Academy. I dentisti dovrebbero puntare su innovazione tecnologica e formazione, utilizzando scanner intraorali, TAC, stampa 3D e testando l’Intelligenza Artificiale per migliorare le diagnosi.
Cohen consiglia ai giovani odontoiatri di non aprire subito uno studio, ma di acquisire esperienza in ambienti strutturati. DentalPro offre partnership e supporto per crescere professionalmente. La gestione dei preventivi è affidata a figure dedicate, garantendo qualità a prezzi accessibili e flessibilità nei pagamenti.
Sul fronte della sostenibilità, DentalPro riduce l’uso di materiali inquinanti e migliora l’efficienza operativa, dimostrando il suo impegno per l’ambiente. L’intervista a Michel Cohen mostra come innovazione e formazione continua siano essenziali per un’odontoiatria accessibile, efficace e sostenibile.
Malattie Parodontali: In Francia Costi Indiretti per 807 Milioni di Euro All’Anno
Secondo uno studio commissionato dall’Association Dentaire Française (ADF) e Comident, le malattie parodontali associate ad altre patologie sistemiche provocano un costo sanitario che sfiora il miliardo di euro all’anno in Francia. La trascuratezza della salute orale comporta problemi di salute e criticità economiche per l’assistenza e cura. Lo studio, realizzato dalla società Asterès nel dicembre 2023, ha valutato l’impatto economico della mancata cura della malattia parodontale.
Il valore della spesa medica sostenuta dalle assicurazioni sanitarie francesi per la cura di diabete, malattie cardiovascolari e malattie renali croniche attribuibili alla mancata cura della parodontite è di 807 milioni di euro. Queste patologie sono state individuate attraverso un’analisi di 30 studi sistematici e meta-analisi, selezionando quelle con una correlazione definitiva con le malattie parodontali.
La ricerca ha stimato che 19,4 milioni di persone in Francia soffrono di malattia parodontale. Supponendo che la riduzione del rischio di diabete, malattie cardiovascolari e malattie renali croniche possa essere ottenuta evitando le malattie parodontali, il costo indiretto è stato calcolato sulla base dei costi medi di trattamento per ciascuna delle tre patologie.
Lo studio sottolinea l’importanza della diagnosi precoce e del trattamento efficace delle malattie parodontali per evitare costi aggiuntivi per le assicurazioni sanitarie e migliorare la salute generale. Prevenire queste malattie potrebbe evitare una spesa di 807 milioni di euro all’anno.
ADF e Comident chiedono alle istituzioni sanitarie francesi l’attivazione di una strategia nazionale per la salute orale, evidenziando che investire nella salute orale potrebbe migliorare la qualità della vita delle persone e generare risparmi sostanziali per il sistema sanitario.
Medicina per la Ricrescita dei Denti: Verso i Test sull’Uomo
Nel luglio 2023 è stato annunciato lo sviluppo di una nuova medicina capace di promuovere la ricrescita dei denti. Questo farmaco agisce sopprimendo l’USAG-1, una molecola che inibisce le proteine della crescita ossea.
Testata su animali, la medicina ha generato nuovi denti in topi, furetti e cani senza effetti collaterali significativi. I test sull’uomo inizieranno al Kyoto University Hospital a settembre 2024. I partecipanti saranno adulti sani con almeno un dente mancante, che riceveranno iniezioni del farmaco per valutare eventuali effetti negativi sulla salute. Una volta confermata la sicurezza, i test si estenderanno a bambini di età compresa tra i due e i sette anni con quattro o più denti mancanti. I ricercatori sperano che la medicina possa essere disponibile al pubblico entro il 2030, aiutando soprattutto chi soffre di edentulia congenita, una condizione che causa la nascita con meno denti del normale. Tuttavia, la speranza è che il farmaco sia efficace anche per chi ha perso denti a causa di malattie gengivali o infortuni.
Katsu Takahashi, capo del dipartimento di odontoiatria e chirurgia orale al Kitano Hospital e ricercatore principale del progetto, ha dichiarato: “Vogliamo fare qualcosa per aiutare chi soffre di perdita o assenza di denti. Finora non esisteva un trattamento permanente, ma le aspettative delle persone per la crescita dei denti sono alte”. Takahashi lavora sulla ricrescita dei denti dai tempi degli studi universitari, definendola “il sogno di ogni dentista” e si dichiara fiducioso nel poterlo realizzare.
I ricercatori auspicano che la ricrescita dei denti possa diventare una “terza scelta” accanto a impianti e protesi dentarie.
Alla prossima!