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Aggiornamenti del 04-06-2024

Questa settimana condividiamo 9 aggiornamenti dal mondo dell'odontoiatria. Continua a leggere per scoprire le ultime novità!...
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Nuovo Accordo Sindacale: Opportunità di Apprendistato per ASO senza Qualifica

Il 22 maggio 2024, il SIASO e la FISAPI hanno raggiunto un importante accordo sindacale che rivoluzionerà l’assunzione degli Assistenti di Studio Odontoiatrico (ASO). Grazie a questo accordo, gli studi odontoiatrici potranno assumere personale ASO non ancora qualificato tramite un contratto di apprendistato professionalizzante e successivamente formarlo per ottenere l’attestato di qualifica.

 Fulvia Magenga, Segretario confederale SIASO Ciu Unionquadri, ha dichiarato che questa soluzione affronta efficacemente la carenza di ASO qualificati, offrendo ai datori di lavoro l’opportunità di regolarizzare le posizioni lavorative in modo legale. Questo accordo supera le normative regionali e si applica a livello nazionale, richiedendo però l’adozione del contratto degli studi professionali firmato da FISAPI, CONFSAL e SIASO.

 L’accordo prevede che l’ASO assunto tramite apprendistato professionalizzante partecipi a un corso accreditato dalla Regione di residenza, completando 300 ore teoriche e 400 ore di tirocinio nello studio odontoiatrico di assunzione. Al termine della formazione, l’ASO dovrà sostenere un esame per ottenere la qualifica.

 Questo nuovo approccio non solo risponde alla domanda di ASO qualificati, ma offre anche vantaggi economici per i datori di lavoro e tutela i diritti dei lavoratori.

 

Odontoiatra Accusato di Omicidio Colposo: Tumore scambiato per gengivite.

Un odontoiatra romano è stato rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio colposo per aver trattato un paziente di 44 anni per una presunta gengivite, ignorando una lesione tumorale che si è rivelata essere un melanoma. La vicenda, riportata da Il Messaggero e altri media, descrive come il paziente sia stato curato per nove mesi senza miglioramenti, nonostante i dubbi espressi da un’igienista dentale che aveva sospettato la presenza di un tumore.

 La storia inizia nel 2018, quando Thomas, il paziente, si presenta dal dentista lamentando un rigonfiamento alla gengiva. L’odontoiatra diagnostica un’infiammazione dovuta a scarsa igiene orale e prescrive sedute di pulizia bimestrali. Nonostante il persistere dei sintomi e le annotazioni sospettose dell’igienista dentale, che ipotizzava una lesione tumorale, il dentista continua a trattare Thomas per una semplice gengivite.

 Solo a ottobre, dopo mesi di mancati miglioramenti, viene eseguita una radiografia che esclude altre complicanze, ma il trattamento rimane invariato. A dicembre, il dentista decide di rimuovere la lesione con il laser senza disporre un esame istologico. È solo a gennaio 2019 che, notando il peggioramento della lesione, consiglia finalmente al paziente di rivolgersi a una clinica odontoiatrica, dove viene diagnosticato un melanoma.

 Nonostante gli sforzi successivi, tra cui quattro interventi chirurgici, radioterapia e immunoterapia, il paziente muore il 15 dicembre 2020. Il capo di imputazione formulato dal Pubblico Ministero accusa l’odontoiatra di negligenza, imprudenza e imperizia per non aver eseguito tempestivamente gli accertamenti necessari che avrebbero potuto diagnosticare la malattia in anticipo, prolungando significativamente la vita del paziente.

Mancato Aggiornamento: Nessuna Sanzione per gli Odontoiatri, Mentre gli ASO Rischiano il Posto di Lavoro

 Rossella Abbondanza, presidente dell’associazione IDEA, critica duramente le recenti disposizioni riguardanti l’aggiornamento professionale (ECM) dei sanitari, che continuano a tollerare il mancato rispetto delle normative senza applicare sanzioni. In una lettera al direttore di Odontoiatria33, Abbondanza denuncia come queste disposizioni creino disparità tra i sanitari e gli Assistenti di Studio Odontoiatrico (ASO).

 Gli odontoiatri, pur obbligati all’aggiornamento, spesso riescono a evitare controlli e sanzioni, a differenza degli ASO, i quali, se non in regola con l’aggiornamento, rischiano di perdere la qualifica e, di conseguenza, il posto di lavoro. Questa situazione è particolarmente penalizzante per gli ASO, una categoria prevalentemente femminile, che deve conciliare la formazione con le responsabilità familiari e lavorative, spesso senza supporto dei datori di lavoro.

 Abbondanza sottolinea l’ipocrisia di un sistema che consente ai sanitari pubblici di frequentare corsi durante l’orario di lavoro, mentre gli ASO devono farlo nel proprio tempo libero. Denuncia inoltre la speculazione sugli ASO, costretti ad acquistare pacchetti di corsi di aggiornamento a caro prezzo per mantenere la qualifica, senza garanzie sulla qualità della formazione offerta.

 L’appello di Abbondanza è rivolto a tutti gli ASO affinché si uniscano per ottenere il riconoscimento e il rispetto che meritano, collaborando con le istituzioni e l’associazione IDEA per trovare soluzioni adeguate alle criticità del settore. Promuove la necessità di una formazione qualificata e accessibile, contrastando la pratica di vendere certificati di aggiornamento senza valore reale.

   

Nessun Obbligo di Esperto di Radioprotezione per i Collaboratori Odontoiatrici

Il Ministero della Salute ha chiarito che gli odontoiatri che collaborano in strutture gestite da terzi non sono obbligati a nominare un proprio esperto di radioprotezione. Questa categoria di professionisti è considerata “non esposta” e quindi non soggetta a tale requisito. Il chiarimento è stato fornito in risposta a una richiesta di chiarimenti sull’applicazione del D.lgs. 101/2020, confermando che non ci sono obblighi specifici per questi collaboratori.

Per ulteriori dettagli, visita l’articolo su Odontoiatria33.

 

Fondo Integrativo ANDI: Un Aiuto per Non Rinunciare al Dentista

L’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI) ha lanciato il Fondo ANDI Salute (FAS) per aiutare gli italiani a sostenere le spese odontoiatriche. Con un sistema di capitalizzazione progressiva, il fondo premia la prevenzione: il primo anno copre 500 euro per un impianto, con tutele crescenti negli anni successivi. Il fondo copre interventi importanti, ma non quelli dovuti a negligenza nella prevenzione. Il costo associativo è tra 30 e 50 euro. Operativo da gennaio 2025, il FAS mira a ridurre il ricorso a dentisti abusivi e cure low-cost all’estero.

Per ulteriori dettagli, visita l’articolo completo su ANDI

 

ECM: Sospensione delle Sanzioni Fino al 2026

La Commissione Nazionale ECM ha posticipato al 31 dicembre 2025 la possibilità di spostare i crediti ECM raccolti nel 2023 al triennio precedente (2020-2022). Questa proroga permette ai professionisti sanitari di mettersi in regola con l’aggiornamento formativo. Le sanzioni saranno sospese fino al 2026, dopo di che saranno le assicurazioni a verificare il rispetto dell’obbligo formativo. Se i professionisti non avranno raccolto almeno il 70% dei crediti necessari, potrebbero non essere coperti dalle assicurazioni.

Per maggiori dettagli, leggi l’articolo su Odontoiatria33.

Declino degli Studi Monoprofessionali: ANDI Promuove l’Aggiornamento Generazionale

Expodental Meeting: L’analisi congiunturale dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI) ha evidenziato un quadro complesso per gli studi monoprofessionali, influenzato da fattori economici, demografici e politici. Il PIL italiano è tornato ai livelli del 2007, ma il potere d’acquisto dei cittadini è diminuito, limitando l’accesso alle cure dentistiche. Nonostante ciò, il fatturato dei dentisti è aumentato nel 2023 grazie a tariffe più alte e un maggior numero di pazienti trattati.

Sostegno e Aggregazione: Il presidente nazionale CAO, Raffaele Iandolo, ha sottolineato la necessità di ridurre i costi burocratici per supportare le nuove generazioni di dentisti. ANDI promuove un modello aggregativo per la professione, ritenendo che la riorganizzazione del lavoro in questa direzione sia essenziale per il futuro. A questo scopo, è stato presentato un manuale pratico e l’Associazione offrirà consulenza per valutare gli studi, favorire l’aggregazione e facilitare l’acquisto da parte dei giovani dentisti attraverso finanziamenti e agevolazioni.

Popolazione Odontoiatrica: In Italia ci sono 46.953 studi dentistici attivi. La maggioranza dei dentisti (51%) lavora in studi monoprofessionali, un modello in declino ma ancora resistente. ANDI intende sostenere questo modello, basato sull’etica professionale, attraverso progetti mirati al passaggio generazionale e all’aggregazione.

L’importanza dell’Odontoiatria in Italia: Intervista all’On. Gemmato

On. Marcello Gemmato ha sottolineato l’importanza del settore odontoiatrico per l’economia italiana durante una visita all’Expodental Meeting. Il Sottosegretario alla Salute ha evidenziato la professionalità degli odontoiatri italiani e l’impegno del governo nel sostenere il settore, promuovendo norme come la neutralità fiscale e semplificazioni burocratiche. Gemmato ha inoltre ribadito il supporto ai piccoli professionisti, valorizzando l’aggregazione per garantire un’assistenza basata sulla deontologia e contrastando modelli assistenziali inadeguati.

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La Cassazione Condanna l’Odontotecnico per Abusivismo: Verificare una Protesi è Reato

La Cassazione, con la sentenza numero 17164/2024, ha ribadito che un odontotecnico che verifica le condizioni di una protesi nel cavo orale commette esercizio abusivo della professione sanitaria. Nonostante l’odontotecnico sia una professione sanitaria, può esclusivamente realizzare le protesi.

Un caso tipico ha coinvolto un odontotecnico e suo zio odontoiatra, denunciati per aver curato pazienti senza titoli. Condannati in primo grado, hanno presentato ricorso sostenendo che l’odontotecnico svolgeva solo compiti di supporto. Tuttavia, la sentenza ha confermato che l’odontotecnico aveva operato direttamente nella bocca dei pazienti, attività riservata esclusivamente agli odontoiatri.

La sentenza evidenzia quattro punti chiave:

    1. Rilevare impronte dentarie da parte di un odontotecnico costituisce reato.
    2. Ispezionare la cavità orale del paziente per verificare una protesi è riservato agli odontoiatri.
    3. Installare protesi dentarie comporta manovre riservate per legge ai medici dentisti.
    4. Operazioni come limare monconi o fissare viti ai perni, effettuate da un odontotecnico, costituiscono esercizio abusivo della professione.

La professione di odontotecnico, regolata dal Regio Decreto del 1928, prevede che queste figure possano solo costruire protesi su modelli forniti dagli odontoiatri, senza manovre dirette nel cavo orale dei pazienti. Anche l’odontoiatra è stato condannato per aver agevolato l’attività abusiva.

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Alla prossima!

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